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Dopo 20 anni torna la malaria negli Usa

Infettivologia Redazione DottNet | 29/06/2023 12:02

I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno confermato 5 casi, di cui 4 in Florida e uno in Texas, in un periodo di due mesi

Per la prima volta, dopo circa 20 anni d’assenza, la malaria “ritorna” negli Stati Uniti. I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno infatti confermato 5 casi, di cui 4 in Florida e uno in Texas, in un periodo di due mesi. I Cdc a dichiarato che la malaria è considerata un’emergenza medica e che chiunque abbia sintomi dovrebbe essere “valutato urgentemente”.

Tuttavia, gli esperti hanno anche affermato che il rischio di malaria rimane basso negli Stati Uniti e che la maggior parte dei casi registrati riguardano persone che viaggiano fuori dal paese, in particolare in Africa. La malaria è causata da cinque specie di un parassita portato da alcune zanzare femmine. I sintomi includono febbre, brividi, mal di testa, dolori muscolari e affaticamento. Possono comparire anche nausea, diarrea e vomito. La malaria può causare danni potenzialmente letali, tra cui insufficienza renale, convulsioni e coma.

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La Florida ha emesso un avviso e ha raccomandato ai residenti di svuotare pozze d’acqua, di assicurarsi che le zanzariere delle finestre non abbiano buchi e di utilizzare insetticidi che contengono Deet per respingere le zanzare. Si consigliano anche magliette e pantaloni a maniche lunghe in presenza di zanzare. Anche il Texas ha emesso un avviso consigliando ai medici di raccogliere regolarmente informazioni sulla cronologia dei viaggi per determinare se un paziente con sintomi della malaria abbia trascorso del tempo in un’area a rischio.

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